AI-Intelligenza artificiale:
In fase di produzione di elementi che incorporano l’intelligenza artificiale, gli sviluppatori, produttori e fornitori di servizi devono rispettare i diritti fondamentali sulla protezione dei dati, andando quindi a vedere, ad esempio, nel dettaglio le prescrizioni nelle procedure di appalto pubblico.
Sul sito del Garante,sono presenti le linee-guida che si rivolgono agli ambiti della domotica,della smart city, della sanità e della prevenzioni del crimine, il tutto nel rispetto della Dignità Umana
L’Italia ha firmato La convenzione 108 (nota come “Convenzione 108+”), adottata lo scorso 18/05/2018 insieme ad altri 25 Paesi,dove si vanno ad evidenziare i principi da rispettare con l’impiego di queste tecnologie.
(Al seguente link si può scaricare il .pdf ufficiale del Garante:
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9096716)
Cosa intendiamo, quando parliamo di rispetto della dignità umana ?
Ogni progetto che viene realizzato e che si basa sull’Intelligenza Artificiale AI, dovrebbe rispettare la liceità, correttezza e specifica finalità, in proporzione al trattamento sin dalla prima fase iniziale (Privacy by Design) , nelle impostazioni predefinite(Privacy by Default) e dimostrando la conformità, la trasparenza, sicurezza dei dati e la gestione dei rischi (Accountability).
Si deduce che il tutto è orientato alla tutela dei diritti umani, si devo evitare quindi qualsiasi pregiudizio (bias) e il rischio di discriminazione come ad esempio differenze di genere o su minoranze etniche o altri effetti negativi sui diritti umani e le libertà fondamentali degli interessati. Inoltre il Comitato sottolinea e marca, l’opportunità di inserire, nel processo, delle forme Partecipatorie basate sul coinvolgimento di individui e gruppi colpiti dagli effetti dell’AI.
Ciò significa che ogni prodotto e/o servizi deve essere progettato al fine di garantire il diritto alla decisione libera e non basata su trattamenti automatizzati. Tra i vari diritti, va ricordato il diritto di opporsi al trattamento.
netpharos da anni segue le innovazioni tecnologiche in linea con le nuove regolamentazioni e direttive , unendo quindi sistemi all’avanguardia in conformità alla privacy , nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno.
Un sistema di Videosorveglianza Urbana rappresenta la fusione tra conoscenza di :progettazione, dettagli di sicurezza, normative e disposizioni urbanistiche.
Esistono ambiti regolamentati da norme precise a seconda di dove si deve collocare l’impianto.
Il primo elemento di cui bisogna tener conto riguarda il piano urbanistico comunale. Essendo molto spesso tali impianti posizionati all’interno di centri storici al cui interno troviamo belle arti, si necessita avere l’autorizzazione e tener conto anche dell’estetica.
Un’altro elemento di cui bisogna tener conto, riguarda le norme in materia di esposizione ai campi magnetici,per tale elemento si fa riferimento alla direttiva n.558/SICPART/421.2/70/224632 del 2 marzo 2012 “Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale” , in questo documento vengono fornite le indicazioni per le PA alle più moderne tecnologie e nuove esigenze delle Forze dell’ordine e della cittadinanza.
Finalmente, dopo un periodo di incertezza, si è trovata un’indicazione univoca e innovativa da parte del Garante.
Per la tutela della sicurezza urbana, i Comuni possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o all’aperto. Il concetto alla base è inteso come tutela della sicurezza pubblica, come prevenzione e repressione dei reati. Ne consegue che il trattamento può essere effettuato solo da agenti di polizia locale che abbiamo la qualifica di agente di pubblica sicurezza.
(Regolamento 2016/679, sia della direttiva 680/2016 e dei rispettivi decreti di attuazione)
netpharos da anni progetta e realizza impianti di videosorveglianza e di antifurto nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno
Gamma Acusense: Perimetrale con Human & Vehicle Detection
Marzo 2019, Hikvision presenta la gamma AcuSense, telecamere della famiglia Easy IP 4.0, NVR e DVR, che va a massimizzare nei dettagli l’analisi dei video e aumenta la velocità di esecuzione.
Grazie all’algoritmo Deep Learning, presente a bordo, viene effettuata la classificazione distinguendo animali, pioggia,foglie o altri disturbi.
Ciò permette l’esclusione di altri oggetti in movimento, concentrandosi esclusivamente sulla scena, classificando persone e veicoli. In questo modo si offre un incremento della sicurezza con elevato grado di affidabilità per la protezione di strutture logistiche come magazzini, parcheggi e aree residenziali.
Grazie al Quick Target Search, si ottimizza la ricerca concentrandosi sulle immagini relative ad intrusioni, evitando di visionare ore di filmati.
Tra le funzioni a cui queste nuove telecamere si prestano abbiamo:
- Attraversamento linea
- Rilevazione intruso
- Abbandono o rimozione di un oggetto ( selezionando l’area sulla quale si richiede il controllo)
- Controllo automatizzato di varchi e analisi dei flussi nel retail
I Filtri temporali applicabili, permettono di inserire il numero parziale della targa o di effettuare il confronto con delle black/white list inserite in precedenza mentre la funzionalità Smart Heat Mapping, effettua un analisi dei flussi dei movimenti all’interno di punti vendita e luoghi pubblici, andando ad evidenziare le aree con una livello di frequentazione maggiore.
Anche effettuando l’integrazione con telecamere o NVR tradizioni, si possono avere i vantaggi della linea AcuSense, permettendo una triplicazione della vita degli hard disk e il codice H.265 + ottimizza le prestazioni dell’intero sistema e permette di gestire anche risoluzioni molto elevate.
Per maggiori informazioni e dettagli visita il sito ufficiale:
www.hikvision.com/it
netpharos da anni progetta e realizza impianti di videosorveglianza con molteplici funzionalità, realizzati nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno.
Mobotix da anni produce e sviluppa sistemi Video IP Intelligenti che garantiscono sicurezza completa ed alta affidabilità. Con gli anni sono stati definiti nuovi standard seguendo parametri di innovazione decisiva in un mondo sempre più interconnesso.
La tecnologia moderna permette di visualizzare immagini sempre più brillanti e tra i nuovi standard prefissati ci sono le soluzioni Beyond Human Vision, Intelligenza integrata e massima Flessibilità.
Esistono sul mercato svariate tipologie di telecamere Mobotix e la potenzialità dei software,permette anche l’automatizzazione del controllo accessi nei vari punti e di impostare alert legati a specifici eventi ,che vengono inviati via e-mail o Sms a coloro che si occupano della gestione/monitoraggio dell’impianto.
Un controllo effettuato con sistemi altamente performarti, permette interventi immediati e ciò tutela gli ambienti dove le telecamere vengono installate.
Sul sito aziendale, la Mobotix si definisce come pioniere nell’industria della videosorveglianza e non solo come produttori di telecamere. Dichiarano che si contraddistinguono chiaramente a livello globale grazie a soluzioni che hanno un impostazione “alla tedesca”. Le soluzioni Mobotix possono essere considerate senza limiti e rappresentano un investimento sulla sicurezza a lungo termine.
Quando si parla di Intelligenza artificiale si fa riferimento ad un vero e proprio computer con gli occhi, le immagini memorizzare sono ad alta risoluzione e forniscono immagini live a bassa larghezza di banda.
Le Telecamere Ip Mobotix sono in grado di gestire una memoria circolare video,( continua registrazione di immagini, sovrascrivendo le informazioni più vecchie,garantendo una raccolta senza interruzione) tramite la rete o Internet.
Uno dei punti di forza della Mobotix è stata negli anni, una telecamere IP con tecnologia di registrazione e gestione DVR integrata.Tale sistema, definito centralizzato,fu una vera e propria rivoluzione. Inoltre Mobotix ha sviluppato un “concetto cactus”volto a garantire la protezione affidabile e completa dei sistemi di videosorveglianza end-to-end
Uno degli ultimo modelli elaborati in casa Mobotix è la V16 Vandalism, design innovativo e uno tra i modelli più resistenti ad attacchi più estremi.
- Piattaforma di sistema Mx6 con compatibilità H.264 e ONVIF
- Registrazione su scheda MicroSD interna (4 GB di serie)
- Microfono e altoparlante integrati
- Utilizzabili tutti i collegamenti del modulo telecamera S16
- Con uno o due moduli sensore 6 MP (giorno/notte)
- Shock Detector integrato
- Alloggiamento della telecamera robusto e resistente alle intemperie (IP66, IK10+)
netpharos da anni progetta e realizza impianti di videosorveglianza e di antifurto nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno
La Circolare N°5 dell’INL del 19 Febbraio del 2018 , firmata dal Capo dell’Ispettorato del Lavoro fornisce indicazioni operative sull’installazione e utilizzo degli impianti audiovisivi e degli strumenti di controllo.
Tutelare la dignità e la riservatezza dei lavoratori è uno dei punti di unione della circolare, ma anche soddisfare l’esigenza di monitorare la produzione in un azienda o garantire la sicurezza urbana/cittadina
L’ispettorato definisce e chiarisce che l’istruttoria delle istanze non deve coinvolgere aspetti tecnici particolari, non c’è variazione sull’interesse per cui si installa il sistema di videosorveglianza per cui l’attività di controllo è legittima se strettamente funzionale alla tutela dell’interesse dichiarato.
Tutela del patrimonio aziendale
In materia di tutela del patrimonio aziendale, la circolazione pone l’attenzione su due casi:
-Impianto antifurto;
-Dispositivi connessi durante gli orari lavorativi, per tanto in presenza dei lavoratori.
Date le novità introdotte dalla tecnologia in materia di videosorveglianza,la circolare chiarisce che “l’accesso da postazione remota alle immagini in tempo reale deve essere autorizzato solo in casi eccezionali debitamente motivati”.
Si presta particolare attenzione alle zone esterne all’azienda come le aree di carico e scarico merci dove la Corte di Cassazione penale viene in aiuto con la sentenza n.1490/1986 che prevede la preventiva autorizzazione da uno specifico accordo.
Il riconoscimento biometrico è ritenuto valido per l’accesso ad aree e locali ritenuti sensibili, in cui è necessario assicurare elevati e specifici livelli di sicurezza oppure consentire l’utilizzo di apparati e macchinari pericolosi ai soli soggetti qualificati e specificatamente addetti alle attività ai sensi del comma 2dell’art.4 della L.n.300/1970.
Settori di particolare interesse
-Sicurezza urbana
-Sistemi integrati
-Sistemi intelligenti
-Violazione al codice della strada
-Deposito rifiuti
-Luoghi di lavoro
-Ospedali e luoghi di cura
-Istituti scolastici
-Taxi
-Trasporto pubblico
-Webcam a scopo turistico
-Tutela delle persone e della proprietà
Novità introdotte dal GDPR
- Rispetto dei principi di adeguatezza, trasparenza e pertinenza, che si aggiungono ai previgenti principi di liceità, necessità, proporzionalità e finalità, determinabili a seconda del caso specifico;
- Recepimento delle necessarie autorizzazioni a norma di legge, con tutto ciò che ne consegue a livello di adempimenti normativi (accordi sindacali et al.) e non solo.
- Somministrazione delle informative adeguate a tutti i soggetti interessati netpharos da anni progetta e realizza impianti di videosorveglianza e di antifurto nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno
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Città e sicurezza
Attualmente si registrano cause di insicurezza all’interno delle città, legale non sono ad atti criminali ma all’inciviltà, per situazioni di disagio sociale con relativa difficoltà di convivenza tra diversi gruppi sociali.
Ciò ha portato ad una serie di Interventi Normativi che alimentano un crescente processo di giuridicazione della sicurezza della città che varia a seconda delle stesse, in quanto vengono analizzate le criticità relative ad ogni singolo luogo. Alcune situazioni ambientali sono ritenute pericolose o degradate. Il docente Gian Guido Nobili, docente di teorie e tecniche di prevenzione in diversi atenei italiani e responsabile dell’Area Sicurezza Urbana e Legalità della Regione Emilia Romagna, durante un’intervista dice :”E’ difficile definire la sicurezza urbana”,ed evidenzia 5 elementi principali che concorrono a formare la domanda di sicurezza:
1-Rischio ” concreto” di essere vittima di minacce, aggressioni o di altri episodi di violenza
2-Violazione di codici di condotta civica
3-Mancanza di cura del territorio
4-Senso di insicurezza
5-Paura intesa come sentimento soggettivo non legato al rischio
E’ necessario che l’urbanistica si avvicini alla cultura della sicurezza, della prevenzione e della solidarietà praticata, contro il degrado ed il vandalismo.
Molti comuni mettono in atto dei veri e propri progetti di vivibilità e sicurezza.“Il controllo spontaneo dello spazio da parte degli abitanti può avvenire solo in una città vitale, vivace, in cui le strade sono usate di giorno e di notte, il cui ambiente non degradato ispira fiducia e senso di appartenenza, una città fatta di quartieri che il cittadino ama, con cui si identifica e che quindi è pronto a difendere (J. Jacobs da “Vita e morte delle grandi città” 1961)”
Gli obiettivi sono:
- Prevenire atti criminosi agendo come deterrente
- Sorvegliare zone che presentano particolari elementi di criticità
- Rassicurare i cittadini attraverso una comunicazione sulle zone sorvegliate
- Supportare le forze di polizia in tutte le attività di prevenzione e controlloCome integrazione al sistema di videosorveglianza, si può aggiungere un sistema centralizzato nazionale di lettura targhe transiti (SCNTT) per la sicurezza urbana.
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Data la notevole mole di dati trattati dalla soluzioni TVCC, il GDPR influisce notevolmente sul settore.
Di conseguenza i Titolari e Responsabili del Trattamento dei dati hanno l’obbligo di aumentare i livelli di sicurezza preoccupandosi di:
-Identità
-Privacy
-Monitoraggio degli eventi
Una delle tecniche è impostare password sicure e modificarle mensilmente o settimanalmente per aumentare il livello di protezione e di accesso.
Esistono sistemi che bloccano gli indirizzi IP del client remoto al 7° tentativo di accesso. Si inseriscono diversi livelli di autorizzazione per ciascun utente in modo da impostare eventuali limitazioni per il controllo e gestione degli apparati.
Per poter gestire la videosorveglianza è bene configurare le autorizzazioni e i diritti di visualizzazione live da locale o da remoto. In questo modo si filtrano gli accessi per i client autorizzati.
Per proteggere il trasferimento dei dati in fase di backup, download, riproduzione e visualizzazione live esistono dei sistemi di crittografia dei flussi tra cui : Stream Encryptiom. Tale sistema crittografico protegge da attacchi “man-in-the-middle”.
Le telecamere IP ,supportano lo standard IEEE 802.1X, che abilitato, permette di proteggere l’accesso in quanto richiede un autenticazione utente per collegare la telecamera alla rete protetta. I file di log permettono di memorizzare eventi anomali, come allarmi rilevati,anomalie e altre informazioni di servizi del dispositivo di videosorveglianza.
Esiste anche un interfaccia “gestione utenti online” che permette di individuare gli utenti che stanno visitando il dispositivo.
Dalla lista utente, si possono recuperare informazioni come nome utente,livello, indirizzo IP e orario di accesso al sistema.
Tra le garanzie di sicurezza ci sono i test trimestrali dell’integrità del sistema rispetto a possibili minacce relative alla sicurezza di terze parti
Hikvision, numero uno al mondo nella produzione di sistemi e soluzioni di videosorveglianza e sicurezza, ha ottenuto il certificato FIPS 140-2 per il modulo crittografico HIKSSL
FIPS 140-2 è uno standard di crittografia del Governo degli Stati Uniti messo in campo dal National Institute of Standards and Technology (NIST), una divisione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Utilizzato dalle agenzie governative federali negli Stati Uniti e in Canada.
ll modulo di crittografia di Hikvision (HIKSSL) ha ottenuto la certificazione FIPS 140-2 di livello 1 sia per le telecamere IP che per i videoregistratori di rete (NVR).
Hikvision prende molto sul serio la sicurezza informatica, attenendosi rigorosamente alle normative che regolano i diversi paesi nei quali opera.
FIPS 140-2 viene ampiamente adottato anche nei settori regolamentati (finanza, sanità, giustizia, utilities, e le stesse imprese commerciali).
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A cosa facciamo riferimento se parliamo di precisione?
Non esiste l’obbligo di dichiarare nè il metodo nè le condizioni con le quali si effettuano i test e la misurazione della precisione di un sistema di lettura targhe. I test vengono effettuati molto spesso in laboratori,quando le condizioni climatiche sono ottimali e quindi di conseguenza la lettura della targa semplificata. Ma la realtà è ovviamente completamente diversa, in quanto le condizioni climatiche, vanno ad influenzare completamente la visualizzazione. Non bisogna considerare però solo le condizioni naturali, ma all’usura e alla pulizia delle targhe.Detto ciò possiamo dire che un metodo sicuramente valido per determinare l’effettiva precisione di lettura potrebbe derivare dal rapporto tra il numero di veicoli passati davanti alla telecamera e le targhe lette correttamente. Ripetere l’esperimento annualmente, in vari momenti della giornata, con targhe nuove e meno nuove permetterebbe di avere un riferimento che può essere considerato sicuramente valido.
Cosa possiamo fare?
L’obiettivo degli installatori è quello di consigliare la scelta di sistemi innovativi che sono in grado di garantire prestazioni elevate.
Tra i nostri partner d’eccellenza, Selea ha sviluppato la propria soluzione, basandosi su due aspetti:
-Lettura in velocità ridotta ( controllo accessi e parcheggi)
-Lettura in velocità sostenuta (campo stradale)
Come spiegato all’inizio dell’articolo la precisione è uno degli elementi che caratterizza un sistema di lettura targhe, ovvero materializza in un risultato finale le percentuale di letture targhe che hanno un valore corretto.
Selea effettua due tipologie di test, ovvero:
Test in laboratorio: Tale metodo può essere effettuato sia dallo stesso produttore che da enti indipendenti. Risulta essere il metodo più controllato, più veloce e più economico ma anche quello meno certo, in quanto in laboratorio non si possono simulare condizioni ambientali in cui il sistema si troverà a dover funzionare
Metodo di campo: Il sistema consiste nell’ispezione visiva delle telecamere installate su strada con l’ispezione visiva di migliaia d’immagini di cattura, memorizzate nell’arco dei 12 mesi e nelle diverse condizioni ( varie stagioni ). Questo metodo risulta essere molto impegnativo e ha elevati costi di misurazione. Selea e solo pochi altri adottano questo sistema, che offre senza ombra di dubbi, garanzia dei risultati. I risultati vengono esposti nel Datasheets.
Quali sono le tecnologie esistente nel mondo della lettura targhe?
Basata su software da installare su Computer (sistema PC based)
Basata su telecamere standard di videosorveglianza in grado d’integrare a bordo della telecamera qualsiasi tipo di algoritmo di analisi video tra cui anche quello OCR di lettura targhe;
Basata su telecamera OCR ovvero quel tipo di telecamera realizzata appositamente per la lettura delle targhe nella quale il software OCR di lettura targhe è parte unica con il firmware e dell’hardware della telecamera.
Quali sono gli elementi critici di un Sistema di Lettura targhe?
- Il sensore (l’occhio della telecamera) deve avere un Global Shutter per ottenere un buon risultato
- l’illuminatore Da esso dipende il 50% del risultato di precisione di lettura.
- l’OCR e gli algoritmi di compensazione (il software) Funzione matematica che estrapola tutto ciò che assomiglia a lettere e numeri.
netpharos da anni progetta e realizza impianti con sistema di lettura targhe nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno